Coraline

“Coraline” è un progetto nato a Settembre dell’anno scorso in collaborazione con Marissa Martinelli. Con questo lavoro autobiografico Marissa ha interpretato se stessa raccontando le sue innumerevoli battaglie vinte. Dopo aver scritto il testo, a sorpresa, ha voluto che fossi io la voce narrante perché questo progetto doveva essere solo NOSTRO!!!

La sua storia comincia quando aveva solo poche ore di vita.
Dopo la sua nascita la vita decise di regalarle la
sua prima sfida.
Lei non era pronta, lei non conosceva neppure la vita.
Eppure, quel mostro le stava già regalando un pò di quella malinconia che l’avrebbe accompagnata per il resto dei suoi giorni.
Gli anni passano, e i sogni aumentano.. la maggior parte ad occhi aperti.
Sogna sempre una vita da favola.
Quelle favole che solitamente hanno un racconto felice, quasi scontato.
La sua però, è diversa. E’ malinconica.
Legata a ricordi poco felici, ad un passato così pesante da far sentire il
suo corpo sempre più “piccolo”.
Troppo piccolo per contenere ogni singolo ricordo.
Ogni singola emozione.
Lei rincorre sempre tutto. Cammina instancabilmente nella speranza di riuscire un giorno a fermarsi.
Cerca in ogni persona tutto quello che non ha.
E ha un gran disordine nella mente.
Ma sente di essere diversa.. una di quelle che non incontri facilmente.
E’ sempre persa nei suoi pensieri, ma mai distratta.
I suoi occhi sono sempre attenti, custodiscono ogni singolo momento.
Detentori e camera blindata dei suoi segreti.
Nessuno sa cosa vede quando chiude gli occhi.
Quel che dice, quando sta in silenzio..
Cosa cerca, quando lascia andare.


Marissa Martinelli
Marissa è nata e vive a Torino.
Non si considera una “modella”, ma semplicemente una persona a cui piace guardarsi attraverso occhi
diversi dai suoi: ha sempre considerato il suo corpo un vero e proprio “peso”, segnato da troppe battaglie
vinte.
“Oggi la fotografia per me è un po’ come fermare il tempo per poter osservare un determinato momento,
guardare e ricordare com’ero, ma soprattutto raccontare le mie emozioni.
Perché… In una foto rimani”.