Ultimo impero

Era scritto su una roccia di marmo nero……che Sabato è solo…ULTIMO IMPERO

Anni fa, nemmeno poi chissà quanti, tutti i giovani torinesi conoscevano l’Ultimo Impero. Magari non erano assidui frequentatori, ma tutti sapevano bene che sulla vecchia strada statale di Airasca, in mezzo a capannoni e campi, spesso avvolto dalle nebbie, si ergeva «la più grande discoteca d’Europa»!!! Quattro piani, sette sale, una capienza complessiva da ottomila posti e quasi ventimila metri quadrati tra spazi esterni e interni, con tanto di cascate e fontane. Qui tra il 1992 e il 1998 si formarono le tendenze dance di fine millennio: quelle musicali dei dj ( Mauro Picotto, Francesco Zappalà, Gigi D’Agostino solo per citarne alcuni) e quelle estetiche del pubblico, spesso orientate verso la provocazione e l’esagerazione.
Chi l’ha frequentata non può non ricordare le lunghe code per entrare, l’immensità del locale, l’animazione spietata, i vocalist che hanno fatto la storia del locale, la musica techno e progressive che veniva suonata in consolle.Oggi cosa ne resta? I segni dell’inesorabile trascorrere del tempo e dell’incuria, i muri scrostati, i segni lasciati dai ladri e dai vandali ma soprattutto le piste da ballo angosciosamente vuote!!!