Archeologia industriale… d’autore

Opera realizzata da Pier Luigi Nervi, ingegnere e architetto, tra il 1950 e il 1951 per il Monopolio di Stato. Si trattava di un intervento di riqualificazione di un’ex acciaieria (A.L.F.A., l’Anonima Ligure Fonderia Acciaio) su di un area di ca. 103.000 metri quadrati di cui 50mila metri quadrati di superficie sviluppata. I due magazzini a copertura parabolica sono un capolavoro dell’architettura industriale del dopoguerra italiano. Un manifesto dell’arte ingegneristica di Pier Luigi Nervi dalle forme accattivanti e testimone della costante attenzione nei confronti del rapporto tra forma e struttura, architettura e ingegneria, etica dei costi ed estetica della costruzione. Un’architettura ardita resa possibile grazie all’uso del cemento armato. Ora giacciono in stato di completo abbandono anche se, nel febbraio 2019, si è costituito il “Comitato capannoni del sale” per promuovere e salvaguardare i due splendidi edifici di Pier Luigi Nervi – e l’area industriale in cui sono collocati – attraverso una diversificata serie di azioni, che vanno dalla divulgazione alla organizzazione di eventi culturali e mostre, sino all’attivazione di vere e proprie azioni progettuali.