La Divina Commedia “L’Inferno”

Ci abbiamo messo due anni a causa pandemia ma, alla fine ce l’abbiano fatta. “Divina” è un progetto fotografico ispirato alla famosa opera di Dante Alighieri e realizzata in luoghi dimenticati situati nel territorio di Trino. Protagonista Michela Zanetta (https://www.instagram.com/_michela_zanetta_/) che ringrazio immensamente per aver continuato a credere in questo mio progetto. Ringraziamenti infiniti vanno al Comune di Trino Vercellese nella persona del sindaco Daniele Pane e di tutto il suo staff. Qui di seguito le foto che hanno rappresentato l’Inferno e che hanno fatto parte della mostra inaugurata lo scorso 18 Dicembre presso il Teatro Civico di Trino Vercellese

Inferno – Canto I
 
Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva  oscura,
ché la diritta via era smarrita.
 
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinova la paura!
 
     Tema: La selva oscura


Inferno – Canto III
 
“Per me si va ne la città dolente, 
per me si va ne l’etterno dolore, 
per me si va tra la perduta gente.
 
Giustizia mosse il mio alto fattore: 
fecemi la divina podestate, 
la somma sapienza e ’l primo amore.
 
Tema: Ingresso nell’Antinferno


Inferno – Canto III
 
E poi che la sua mano a la mia puose 
con lieto volto, ond’io mi confortai, 
mi mise dentro a le segrete cose.


Quivi sospiri, pianti e alti guai 
risonavan per l’aere sanza stelle, 
per ch’io al cominciar ne lagrimai.

 
   Tema: Gli ignavi


Inferno – Canto IV
 
Vero è che ’n su la proda mi trovai 
de la valle d’abisso dolorosa 
                               che ’ntrono accoglie d’infiniti guai.                                 

Oscura e profonda era e nebulosa 
tanto che, per ficcar lo viso a fondo, 
io non vi discernea alcuna cosa.

 
Tema: Ingresso nell’Inferno


Inferno – Canto V
 
Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende 
prese costui de la bella persona 
che mi fu tolta; e ’l modo ancor m’offende

 
Amor, ch’a nullo amato amar perdona, 
mi prese del costui piacer sì forte, 
che, come vedi, ancor non m’abbandona.
 
 
Tema: I lussuriosi


Inferno – Canto VI
 
Grandine grossa, acqua tinta e neve 
per l’aere tenebroso si riversa; 
                                     pute la terra che questo riceve.                                      

Cerbero, fiera crudele e diversa, 
con tre gole caninamente latra 
sovra la gente che quivi è sommersa.

 
     Tema: I golosi


Inferno – Canto XII
 
Oh cieca cupidigia e ira folle, 
che sì ci sproni ne la vita corta, 
e ne l’etterna poi sì mal c’immolle!

 
Io vidi un’ampia fossa in arco torta, 
come quella che tutto ’l piano abbraccia, 
secondo ch’avea detto la mia scorta. 

 
     Tema: I violenti


Inferno – Canto XIII
 
Quando si parte l’anima feroce 
dal corpo ond’ella stessa s’è disvelta,

Minòs la manda a la settima foce.
 
L’animo mio, per disdegnoso gusto, 
credendo col morir fuggir disdegno, 
ingiusto fece me contra me giusto
.
 
     Tema: I suicidi


Inferno – Canto XXIII
 
Taciti, soli, sanza compagnia 
n’andavam l’un dinanzi e l’altro dopo, 
come frati minor vanno per via.

……………………….
Elli avean cappe con cappucci bassi 
dinanzi a li occhi, fatte de la taglia 
che in Clugnì per li monaci fassi.

 
    Tema: Gli ipocriti


Inferno – Canto XXIV
 
Da questa parte cadde giù dal cielo; 
e la terra, che pria di qua si sporse, 
per paura di lui fé del mar velo,

 
Luogo: Chiesa Madonna delle Vigne      Tema: Visione di Lucifero